Quando si vuole veramente credere a qualcosa, si vede solo quello che si vuole vedere.
Joel Dicker
Forse questa recensione arriva un pò in ritardo, ma come dicono, meglio tardi che mai. Alessia, creatrice di Passione Libri, presa dai mille impegni, ha preso la decisione di farsi aiutare da me, Marina. Forse la cosa più ovvia e giusta da fare è quella di scrivere due parole su chi sono.
Chi è Marina?
Sono Marina, ho 26 anni, vivo nella provincia di Vicenza. Mi sono catapultata nei libri fin da piccola, leggendo tutto ciò che mi capitava tra le mani e devo essere sincera, mi hanno salvato tantissimo, sono stati tante volte il mondo in cui rifugiarmi. Come avrete capito, leggo di tutto tranne, forse, il genere fantasy e i saggi. Spero di ricoprire questo ruolo di collaboratrice nei migliori dei modi e di aiutare Alessia a gestire questo blog. Avrete modo da soli di capire se ha fatto la scelta giusta. Sappiate solo che ci tengo e mi ritengo veramente onorata.
Ora, fatte le presentazioni, torniamo a noi…
Il libro
L’enigma della camera 622 è stato scelto per il mese di settembre e ha entusiasmato il gruppo lettura fin da subito, memori dei capolavori di Dicker come “La verità sul caso Harry Quebert” o “La scomparsa di Stephanie Meyer”. Proprio per questo tutte abbiamo trovate dei parallelismi con il suo libro più famoso, il primo citato, e questo ci ha un po’ deluse, ma non troppo.
Trama

Un fine settimana di dicembre, il Palace de Verbier, lussuoso hotel sulle Alpi svizzere, ospita l’annuale festa di una importante banca d’affari di Ginevra, che si appresta a nominare il nuovo presidente. La notte della elezione, tuttavia, un omicidio nella stanza 622 scuote il Palace de Verbier, la banca e l’intero mondo finanziario svizzero. L’inchiesta della polizia non riesce a individuare il colpevole, molti avrebbero avuto interesse a commettere l’omicidio ma ognuno sembra avere un alibi; e al Palace de Verbier ci si affretta a cancellare la memoria del delitto per riprendere il prima possibile la comoda normalità.
Quindici anni dopo, un ignaro scrittore sceglie lo stesso hotel per trascorrere qualche giorno di pace, ma non può fare a meno di farsi catturare dal fascino di quel caso irrisolto, e da una donna avvenente e curiosa, anche lei sola nello stesso hotel, che lo spinge a indagare su cosa sia veramente successo, e perché, nella stanza 622 del Palace de Verbier.
Recensione
Marina
Riassume bene la frase nel retro copertina questo romanzo: quando si vuole credere a qualcosa, si vede solo quello che si vuole vedere. Che spettacolo di libro! Se siete tentati/e a prenderlo, fatelo perché non ve ne pentirete assolutamente!
Marina
Avevo già letto gli altri di due libri che hanno reso famoso Dicker, quindi sapevo già che mi sarebbe piaciuto.. e infatti anche qui lo Scrittore narra gli eventi in maniera così fluida, scrive in modo così intrigante che non riesci più a staccarti dal libro!
Parlando della trama, qui viene raccontato il modo in cui Joël indaga su questo omicidio avvenuto 15 anni prima, nell’albergo dove ha deciso di trascorrere del tempo per scrivere il suo libro. Grazie alla sua assistente Scarlet, riesce a venire a capo di questa matassa di intrighi e verità mai certe. Quando sei sicuro di aver capito chi è il colpevole, Dicker riesce con quasi nonchalance a portare il lettore a ricredersi e far continuare così a leggere questo meraviglioso libro, fino al finale che non è assolutamente così scontato.
Che dire.. promosso a pieni voti! Rientra sicuramente in quei libri che rileggerei con entusiasmo! É entrato a far parte dei mei preferiti nonostante tutto perché adoro lo stile di Dicker e la sua fluidità nello scrivere e raccontare senza far perdere il filo al lettore. Grazie Dicker!
Marta

Ho trovato questa lettura molto scorrevole, nonostante le tante pagine sono riuscita a concludere velocemente il romanzo. La trama non mi è sembrata così tanto coinvolgente come quella de “La verità sul caso Harry Quebert”, ma è stata comunque interessante e nel complesso una lettura piacevole che consiglierei.
Marta di Vita da Universitaria

Passione Libri
Il libro mi ha incuriosita da subito è inutile dire che mi è piaciuto tantissimo. Lo stile di Dicker non si tradisce mai, anche se in questo romanzo ho trovato molte più somiglianze con la verità sul caso Harry Quebert rispetto ai suoi altri libri.
Alessia
Anche qui abbiamo la storia di uno scrittore, che stavolta corrisponde con l’autore stesso, che decide di trascorrere una vacanza per riflettere in un hotel in cui 15 anni prima è stato commesso un crimine. Ci sono riferimenti a verità celate, come ad esempio la stanza 622, ma inizialmente lo scrittore non ci fa caso. Grazie a Scarlet riuscirà a porsi le domande giuste e a risolvere L’enigma che circonda l’hotel da tanti anni.
Mi è piaciuto ma non è il mio preferito dell’autore. Lo consiglio ma non lo rileggerei una seconda volta. Ho preferito la verità sul caso Harry Quebert, ma credo che quella sia una storia ineguagliabile.
Vedrete parecchie novità nei prossimi mesi, io e Passione Libri abbiamo già aggiunto parecchi libri nella nostra Wish List. Per scoprire quali sono, seguiteci nel nostro profilo Instagram!