In Recensioni

RECENSIONE – Acquaclan di Monica Pagliaro

L’Acquaclan si era rivelato un rifugio sicuro, al riparo da ciò che la tormentava.

Acquaclan – Monica Pagliaro
Photo made by Passione Libri

Ci sono libri che leggi per passare il tempo, libri che leggi per imparare qualcosa, altri libri ancora che leggi per curiosità. Credo che Acquaclan rientri in ognuna di queste categorie, almeno per quanto mi riguarda. Ringrazio immensamente Land Editore per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo e parlarne apertamente a tutti voi perché Adrian e Gloria mi hanno letteralmente rubato il cuore (e strappato anche qualche lacrima).

IL LIBRO

Trama

Acquaclan – Monica Pagliaro

«Voglio sfuggire una volta e per sempre a questo mondo, a questa lotta all’ultimo sangue che è diventata la mia esistenza.»

È stata un’ingenua, Gloria, a credere che il suo amore potesse cambiare un uomo interessato solo al denaro e al potere. Ecco perché la fuga e l’anonimato si sono rivelate essere le uniche scelte possibili – o quelle o una vita in gabbia, stretta tra segreti e bugie.

«Non sento niente. Sono anni che non provo letteralmente nessun sentimento. Ma quando lei entra nella mia vita, tutto cambia. E io non sono certo che sia la cosa migliore per me.»

Adrian è un uomo profondamente deluso dalla vita e dall’amore, e nel tempo ha imparato che la scelta più facile è dedicare tutto se stesso al suo Aquaclan – il circo acquatico che ha faticosamente fondato – e alla figlia. Quando Gloria, una giovane ragazza misteriosa dallo sguardo spaventato, entra nella sua vita, Adrian vede il suo precario equilibrio sconvolgersi. 

Gloria e Adrian: due mondi lontani, due destini così simili. Sarà l’ambientazione onirica e sensuale dell’Aquaclan a unirli, o le loro strade sono destinate a non incrociarsi mai? 

Recensione

Ho iniziato a leggere questo libro pensando di trovarmi davanti l’ennesima storiella d’amore piena di cliché e ripetizioni, e più andavo avanti con la lettura, più la mia idea si consolidava. L’inizio in medias res provoca nel lettore un po’ di confusione (tant’è che inizialmente non riuscivo a collegare bene gli avvenimenti ai personaggi) ma, al contempo, lo aiuta ad orientarsi all’interno di una vicenda che è già iniziata e in cui non puoi far altro che nuotare autonomamente. L’incipit mostra Adrian su un trampolino, sta per tuffarsi sotto gli occhi incuriositi delle persone sugli spalti. Anche Gloria è lì ad attendere l’esibizione dell’uomo. In cuor suo, sa che c’è qualcosa che sta per succedere. Sa che quella stessa giornata non sarebbe terminata nel migliore dei modi. E proprio quando Adrian esce dalla vasca e si dirige frettolosamente verso la roulotte, Gloria decide di seguirlo.

Privo di sensi, sdraiato a terra e circondato da decine di persone che cercano di rianimarlo. Gloria osserva la scena da lontano, mentre gli amici di Adrian fanno di tutto per farlo svegliare. Ed è così che inizia la storia. Un inizio ambiguo, confuso, pieno di interrogativi, situazioni e personaggi apparentemente fuori posto, incomprensibili. Seppur in quel momento l’unico mio desiderio fosse di scoprire velocemente il nesso tra le vicende, ho continuato a leggere lentamente gustandomi parola per parola. Proprio in questo modo mi sono affezionata ai personaggi.

Personaggi

Se certi legami si potessero riprodurre con tutti, non sarebbero più così preziosi.

Acquaclan – Monica Pagliaro

I protagonisti di Acquaclan sono Gloria, Adrian e la figlia di Adrian, Irina. Loro dominano la maggior parte dei capitoli e delle vicende. I personaggi secondari, tra cui la mamma di Adrian, i suoi amici e le sue amiche, sono altrettanto importanti perché determinano in maniera decisiva lo svolgersi delle situazioni. Io però voglio concentrarmi sul rapporto tra Adrian e Gloria.

Si capisce dal primo dialogo che tra loro c’è qualcosa di più forte di un amicizia, ma il loro legame amoroso si svolge praticamente sempre e solo nella testa del lettore. Non c’è mai nulla di davvero esplicito, se non qualche bacio rubato tra l’imbarazzo e il desiderio. È un rapporto contrastante e complesso, in cui si evince la necessità l’uno dell’altra ma si esclude un legame amoroso stabile. Gloria, così piena di segreti e rimorsi, e Adrian, così tremendamente intimorito dall’amore per un’altra donna, cercano un’appiglio sicuro lontano da qualsiasi possibile dolore.

Ma poi…

Ma è proprio quando Acquaclan, il circo di Adrian, viene completamente raso al suolo da un vandalo, che Gloria capisce di non potersi più nascondere e che la sua fuga dalla realtà ha portato dolore e sofferenza a una delle persone più importanti nella sua vita. Adrian decide di andarsene, di fuggire, di non tornare. Irina vuole seguirlo ma Adrian è troppo orgoglioso e arrabbiato col mondo per accontentarla. Così lo supplica di restare, di non partire, di non abbandonarla ancora dalla madre, ma lui non sente ragioni. Ed è in quel momento che la figlia desidera un padre migliore, diverso, un uomo normale, nonostante non lo cambierebbe mai davvero.

Suo padre sembrava spinto da qualcosa d’importante, da una volontà nuova a cui lei non aveva alcuna voglia, né tantomeno il coraggio, di opporsi.

Acquaclan – Monica Pagliaro

La decisione di partire porta con sé una serie di conseguenze determinanti per lo svolgersi della trama. Penso, seppur debba mettermi mentre contro Irina, che Adrian abbia fatto la scelta migliore. Partire e allontanarsi momentaneamente da ciò che ci fa male e che non possiamo controllare è terapeutico. Aiuta a ritrovarsi. Proprio come è successo ad Adrian e Gloria.

Ambientazione

From Pixabay

Il romanzo non ha un’ambientazione specifica, o se ce l’ha credo di essermela persa. Non tanto per la mancata attenzione, quanto piuttosto per lo stile libero dell’autrice. Devo ammettere che Monica, nella narrazione, lascia molto spazio al lettore. L’interpretazione e la volontà di quest’ultimo è quasi sempre rispettata, nel senso che non ci sono troppi paletti all’interno della storia e il lettore è proprio libero di leggerla attraverso la propria chiave interpretativa. Credo che non sia importante l’ambientazione in questo caso poiché non è determinante ai fini narrativi. La maggior parte delle vicende, però, si svolgono all’interno del circo, delle roulette o tra le camere di un albergo. Sono tutti luoghi molto classici, asettici, privi di qualunque dettaglio emotivo.

Cosa ne penso?

Questo libro mi ha dato la possibilità di riflettere su temi davvero importanti, come quella della famiglia, dell’amore e dell’amicizia. Non sempre siamo legati alla famiglia attraverso un rapporto di parentela, anzi: molte volte la famiglia che decidiamo di affiancarci è proprio quella che ci costruiamo nel tempo attraverso i legami. Per Gloria e Adrian è proprio così: l’Acquaclan è diventata una famiglia, nonostante entrambi ne abbiano una alle spalle. L’amicizia e l’amore non fanno altro che riempire quel vuoto che a volte sentiamo e che non sempre riusciamo a riconoscere: è il vuoto provocato dal dolore, dalla perdita, dalla distanza, da tutto quello che ci allontana dai nostri obiettivi. Immaginatevi una vita senza amici… sarebbe un po’ come la vita di Adrian senza il suo circo, o come quella di Gloria senza Adrian.

E, poco a poco, quel posto era diventato davvero parte della sua vita: dire come una famiglia le sembrava esagerato, ma era davvero diventato qualcosa da cui non riusciva a prescindere quando pensava a se stessa.

Acquaclan – Monica Pagliaro
From Pixabay

Penso che nonostante le vicende negative che accadono in questo libro e di cui non ho intenzione di parlarvi per non rovinarvi lo stupore, quella di Adrian e Gloria sia una storia così intensa da creare una dipendenza affettiva incredibile. Io ho finito il romanzo da qualche giorno e già mi mancano… L’intensità di questo romanzo è davvero tanta. Vi consiglio di leggerlo e di innamorarvi silenziosamente e lentamente di tutti i personaggi e di tutte le loro storie. Ricordatevi che l’amore salva, nonostante tutto.

Avrebbero parlato dopo. Non si dissero più niente; ognuno sapeva sempre come trovare l’altro. […] Dove fosse finito lui, o lei, dove fossero finiti entrambi era rimasto un mistero per lui.

Acquaclan – Monica Pagliaro

LINK UTILI

In Segnalazioni

SEGNALAZIONE – Amati! di Leonida Tanushi Hoxhaj

Amare un’altra persona è la cosa più bella che chiunque di noi possa fare nella propria vita, ma per poter donare amore agli altri dobbiamo essere in grado di donarlo in primis a noi stessi. Che bel titolo, eh? Amati! Il punto esclamativo è la nota più importante della frase. Come ad obbligarci… ad amarci.

IL LIBRO…






GENERE: Poesia
EDITORE: Bertoni
NUMERO PAGINE: 76
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28/02/2022

QUALCHE DETTAGLIO IN PIÙ…

Questo libro arriva come una luce invisibile in mezzo al buio, contiene poesie e haiku. Guarda con armonia dentro l’animo umano, capace di intrecciare ponti tra le parole e l’io per ricordarci quanto siamo importanti. Ogni poesia può essere associata ad un momento della vita. É un viaggio intimo, delicato e allo stesso tempo deciso e struggente verso noi stessi. Questo libro è suddiviso in tre sezioni, dove si parla senza veli ne filtri toccando argomenti come: la solitudine e la sofferenza, ripercorrendo emozioni e sensazioni difficili da descrivere. Attraverso le illustrazioni l’autrice cerca di farci vedere con i suoi occhi, mostrando nell’ombra della luce, il senso delle sue parole dipinte dalla giovane e bravissima illustratrice Martina Scandiuzzi. Cerca di regalare al lettore consapevolezza interiore in modo da ritrovare l’unicità che caratterizza ognuno di noi, la voglia di amare noi stessi.

Biografia autrice

Leonida Tanushi Hoxhaj è nata a Lac (Albania) nel 1992. Sin da piccola ha partecipato a diversi eventi culturali e ha collaborato con il giornalino della scuola con poesie e articoli di attualità, sotto la direzione della prof. e scrittrice Izota Avdylaj. Nel 2014 si è laureata in Economia nell’università di Tirana, per poi iniziare a lavorare nelle relazioni pubbliche per una nota compagnia di telecomunicazioni in Italia.

Nel 2018 pubblica il suo romanzo d’esordio, intitolato “Vita” segnando così un nuovo percorso di scrittrice. Nel 2019 pubblica una raccolta di poesie intitolata “Sulle ali di un sogno”. Nel 2020, insieme ad altre scrittrici, pubblica “Mamma, raccontami tu”, un libro di racconti e favole per bambini il cui ricavato va in beneficienza per i bambini meno fortunati. E’ stata segnalata in diversi concorsi internazionali come scrittrice e poeta meritevole.

Tra tutto ciò che descrive il libro, la prima cosa che mi colpisce in particolare è proprio il titolo. Un imperativo forte, urlato da una voce che rimbomba continuamente nella testa di tutti noi ma che difficilmente ascoltiamo. Amati! Perché solo tu puoi farlo. Perché solo a partire da te puoi amare davvero. Il fatto che il libro sia anche illustrato mi trasmette ancora più curiosità… illustrare le emozioni non è facile, ma la bravissima Martina è stata in grado di farlo!

Cosa aspetti? Acquista la tua copia!

MA NON È FINITA QUA…

Sei curioso di leggere un estratto? ECCO A TE!

PICCOLA LUCCIOLA


Tocca a te sorridere 
quando vorranno vederti
sprofondare amaramente,
e le luci spegnersi.
Tocca a te…
Capire quando svegliarti
e usare la forza che hai dentro.
Fiorire di colori vivissimi, 
come tulipani in inverno.
Tocca a te…
Brillare furtivamente,
farti strada nella notte
come una lanterna,
che pare stella luminosa
seppur piccola lucciola.

LINK UTILI

In Recensioni

RECENSIONE – Doctor Dream di Claudia Castiello

Lui non vuole complicare le cose, ma la verità è che sono già complicate. Io lo so, e lo sa anche Hayden. La sola differenza è che io l’ho accettato senza alcun timore.

Doctor Dream – Claudia Castiello

Non sapete quanto io sia felice di parlarvi di questo libro e quanta emozione mi abbia trasmesso la storia di Hayden e Charlotte, ma andiamo per gradi!

Un giorno, scorrendo la pagina home di Instagram, mi sono imbattuta in un post particolare che annunciava l’uscita di un nuovo libro. Incuriosita ho cominciato a leggere la trama perché qualcosa, forse il titolo, mi era famigliare. Ebbene… dopo alcuni minuti di titubanza, ho capito che l’autrice la conoscevo già. Conobbi Claudia nel lontanissimo (ma non così tanto) 2016 su Wattpad, quando sia io che lei sperimentavamo il nostro stile aggiornando alcune storie sulla piattaforma. Negli anni ci siamo perse di vista perciò non seppi subito dell’uscita del suo romanzo. Per fortuna, però, il mondo dei bookblogger è un posto speciale…

IL ROMANZO

Bando alle ciance… passiamo al romanzo! Di genere romance (con qualche pizzico di mistero e abbondante suspense), è stato pubblicato dalla Sperling & Kupfer a settembre 2021 ma era precedentemente presente sulla piattaforma di scrittura Wattpad.

Trama

Doctor Dream – Claudia Castiello

L’improvvisa assunzione al Massachusetts General Hospital è un sogno che si avvera per Charlotte Cooper. Il suo unico obiettivo è il lavoro. Niente distrazioni, niente errori. Tuttavia, nel momento stesso in cui i suoi occhi incrociano quelli dell’enigmatico Hayden King, soprannominato “Dottor Dream”, qualcosa cambia. Hayden nasconde un passato difficile e non permette a nessuno di avvicinarsi, ma non aveva messo in conto l’arrivo di Charlotte che, lentamente, riesce ad aprire un varco nelle mura che ha eretto intorno a sé.

Le cose assumono una piega inaspettata e strani avvenimenti scombussolano la quotidianità di Charlotte: alcuni biglietti misteriosi, un’aggressione e uno sconosciuto incappucciato che la spia, costringono Hayden a svelare il suo segreto. Lei vuole proteggerlo. Lui vuole proteggerla. Nessuno dei due conosce la verità: il loro incontro non è un caso, le loro vite erano già destinate a incrociarsi. Un segreto, a volte, custodisce altri inganni. Una verità, a volte, porta a galla altri segreti.

RECENSIONE

Ammetto che quando ho iniziato a leggere questo libro, le mie aspettative erano diverse da quella che poi si è rivelata essere la realtà. Non credevo di trovarmi davanti a un romanzo così intenso, ricco di azione e suspense, pieno di sentimento e passione, ma pensavo di interfacciarmi con un altro genere di libro.

Inizialmente la lettura non mi prendeva del tutto, sia per il ritmo lento, sia perché attendevo con ansia il punto centrale della storia. Pagina dopo pagina, però, lo scorrere della vicenda si è fatto incalzante e, arrivata quasi a metà, non sono più riuscita a fermarmi e in qualche ora l’ho divorato. Inutile dire che mi sono follemente innamorata dei personaggi, in particolare di Hayden, il protagonista maschio.

I personaggi

La cosa che più mi è piaciuta di questo libro sono sicuramente i personaggi ben definiti. Essi, infatti, iniziano a costruirsi lentamente grazie alle azioni, ai dialoghi e ai comportamenti. Non ci troviamo di fronte a una lista della spesa di pregi e difetti, bensì li vediamo nascere e prendere forma sotto i nostri occhi.

pixel2013 by Pixabay

I personaggi principali sono pochi e, come già detto in precedenza, ben delineati. Abbiamo Hayden, il medico irresistibile con gli occhi di tutte sempre addosso; Charlotte, l’infermiera assunta da poco nel reparto del fantomatico “Doctor Dream”; Cindy, la migliore amica nonché coinquilina di Charlotte; Joe, il fratello (me lo sono immaginato sexy, perdonatemi) di Cindy. Ce ne sono altri, ma non posso nominarveli perché non vorrei fare spoiler involontari quindi li conoscerete solo leggendolo.

Affianco a questi troviamo anche i personaggi secondari, che sono quelli che contestualizzano la storia e le vicende di quelli principali. Ci sono le colleghe di Charlotte, gli amici di Hayden e qualche accenno di famigliare, ci sono le ex e gli ex dei due protagonisti… insomma, la lettura di questo romanzo non è di certo noiosa.

É importante sottolineare che nessun personaggio è una comparsa senza senso, anzi. Nella storia, hanno tutti un ruolo fondamentale ma il lettore lo capirà solo andando avanti con la lettura.

Ambientazione e storia

Parentingupstream by Pixabay

Ci troviamo all’interno di un ospedale, precisamente il Massachusetts General Hospital, tra il reparto in cui è stata assunta Charlotte e il Pronto Soccorso. É un’ambientazione particolare, in cui si susseguono persone e situazioni diverse, a volte anche tragiche, ma in cui rimane centrale la vicenda dei due protagonisti. Il loro apparente interesse e i continui sguardi o battibecchi rimangono al centro dell’interesse del lettore, sempre più invogliato a scoprire se il loro rapporto sfocerà in una storia d’amore oppure no.

stevepb by Pixabay

Anche io ero costantemente con questo interrogativo in testa, anche se credevo di conoscere già la risposta. Hayden, un uomo impostato e apparentemente rigido, che nasconde però un passato altalenante, pieno di segreti che deve a tutti i costi tenere nascosti, è il classico “bello e dannato” che fa innamorare tutte. Charlotte invece è dolce, sensibile, pronta ad aiutare il prossimo e anche lei è la classica ragazza a cui tutti cederebbero. Eppure, Hayden non sembra cedere nonostante le sue ammiccanti ma velate allusioni contornate da sguardi desiderosi. Ed è per questo che il lettore non riesce a staccarsi dal romanzo: quando cederanno al desiderio?

La storia assume presto una piega thriller e l’azione non tarda ad arrivare. I segreti di Hayden sembrano tornare a galla più velocemente di ogni aspettativa e, a un certo punto, inizia a diventare complicato controllarli. Charlotte, determinata più che mai a scoprire chi è realmente Doctor Dream, cercherà di scavare a fondo a una vicenda che non sa essere più grande di lei, ritrovandosi ben presto con le mani al muro.

«Bacio chi mi va, quando mi va. non è una cosa che riguarda te personalmente».
«Non è una cosa che riguarda me personalmente?» ripeto. Sono così imbarazzata e irritata che non riesco a decifrare le sue parole.
«Sì, non farti starne idee. Non significa niente. Ti ho baciata e potrei anche farlo adesso, di nuovo, e tu ti lasceresti baciare. Di nuovo. E non significherebbe niente. Di nuovo»

Doctor Dream di Claudia Castiello

Cosa ne penso?

Devo dire di essere rimasta sbalordita leggendo l’ultima pagina di questo libro e l’autrice ha dovuto sorbire i miei scleri. Non mi aspettavo assolutamente un finale come quello che ho letto e non sono ansiosa di leggere il continuo (eh sì, Doctor Dream 2 uscirà presto), di più.

Penso che questo sia un bellissimo libro, un mix tra romance, thriller e azione. Non ho mai letto una storia come questa e sono davvero felice di aver scoperto (anzi, riscoperto) questo romanzo. Penso anche di essermi innamorata di Hayden, in realtà, ma non ditelo a Marco… 🔥. Lo stile è semplice e la lettura è adatta adatta a tutti ma consigliata ad un pubblico di età superiore ai 14 anni. Narrato in prima persona con focalizzazione interna (narra il personaggio di Charlotte), libro è ben scritto e la storia è un BOMBA💣. Ve ne innamorerete di sicuro!

«Non guardarmi così», dice.
«Così come?»
«come se volessi essere baciata», risponde.
Batto le palpebre, sorpresa dalla sua affermazione, e stringo di più l’arma. La sua presa sui miei fianchi si fa più forte, imprime a fuoco le sue dita sulla mia pelle, e mi guarda negli occhi.

Doctor Dream di Claudia Castiello

Io non so quanto resisto senza impazzire in attesa del secondo eh… ma cercherò di essere paziente. Nel frattempo, sono curiosa di sapere cosa ne pensate voi!

Voto: 5\5⭐️

LINK UTILI

In Articoli

IO LEGGO PERCHÉ – Donare libri alle scuole di Montecchio Emilia (e non solo…)

Più leggi più cose saprai.
Più impari, in più posti andrai.

Dr. Seuss

Ho sempre amato le biblioteche, seppur da piccola non fossi così appassionata alla lettura.
Ricordo che, sin da piccola, ogni qualvolta entrassi in questa immensa stanza piena di libri, sentivo dentro me emozioni forti. Il profumo della carta stampata, le copertine rivestite, il silenzio e l’ambiente calmo mi hanno sempre dato sicurezza. Sono cresciuta con l’idea che la biblioteca fosse il luogo sicuro per tutti i bimbi sognatori.

Oggi mi guardo indietro e vedo una piccola bambina paffutella tra gli scaffali di una biblioteca immensa e sorriso, perché quella bambina è cresciuta coltivando una passione grande quasi come quella stanza. E se ho avuto la fortuna di farlo è solo perché c’è stato qualcuno che mi ha trasmetto la voglia di crederci.
Penso che sia il compito di tutti noi… trasmettere ai più piccoli la passione per la lettura. Quale miglior modo se non quello di donare un libro e far che sì che si possa creare una gigantesca biblioteca scolastica?

#IOLEGGOPERCHÉ

#IOLEGGOPERCHÉ è un’iniziativa nazionale e consiste in una grande raccolta di libri che permetteranno di arricchire in maniera consistente le biblioteche scolastiche di tutte le scuole italiane che decidono di aderirvi.

Dal 20 al 28 novembre è possibile recarsi presso un’edicola, una libreria o semplicemente collegarsi online al sito, acquistare uno o più libri a propria scelta e donarli a una scuola della provincia.

Ho partecipato anche io e non posso che esserne orgogliosa. Credo molto nella lettura e nel suo potere e donare un libro era un’occasione che non potevo lasciarmi sfuggire.

NOI ABBIAMO PARTECIPATO…

Ho scoperto dell’iniziativa qualche giorno fa grazie a Eugenio Pattacini che, sempre molto attivo, presente e attento alle iniziative paesane, mi ha informata. Così ho fatto un po’ di passaparola e sono davvero felice che Grazia Catellani abbia deciso di aderire insieme a me a questa bellissima raccolta.

Lei con il suo romanzo “Vite in prestito”, io con l’antologia “#Lettureantivirus” in cui è presente anche il mio racconto, ci siamo recate presso la cartolibreria “La Matita” di Montecchio Emilia e abbiamo donato i due libri all’Istituto Superiore Silvio d’Arzo.

Siamo veramente felici di averlo fatto e spero che in tanti possano partecipare per far sì che ogni scuola abbia una biblioteca piena di storie da poter scoprire. Leggere non è l’attività preferita dei ragazzi al giorno d’oggi, ma se ci facciamo vedere interessati a questo mondo così ricco di nuove esperienze, tutto il resto verrà da sé.

Link utili

In Libri

ERIK VE NE PARLA – LA GRAMMATICA TI SALVERÀ LA VITA di Massimo Birattari

Noi mordiamo. È transitivo o intransitivo?
Transitivo: noi mordiamo quelli che non sanno la grammatica.

Massimo Birattari

Come potete notare dal titolo dell’articolo, oggi non sono io a parlarvi di un libro, bensì Erik. Vi ricordate di lui, vero? Come potete aver capito, essendo appassionato di lettura, qualche volta ama condividere con i miei (e suoi) lettori le letture che affronta. Sono sempre più felice di dividere questo spazio con lui perché è davvero raro trovare ragazzi della sua età appassionati ai libri.

Il libro di cui vi parla oggi è un libro un po’ particolare e al tempo stesso molto curioso e divertente. Personalmente, se a undici anni mi avessero consigliato una lettura di questo tipo, mi sarei messa a ridere, seppur amassi tanto l’argomento di cui tratta. Eppure Erik oggi si sente di consigliarlo a tutti voi perché, a suo dire, “è una storia che merita di essere letta“.

Ora passo la parola a lui…
BUONA LETTURA.
Alessia

La grammatica ti salverà la vita

TRAMA

La grammatica vi fa paura? Quando consegnate una verifica tremate già al pensiero dei segnacci rossi e blu che la tempesteranno? Be’, un brutto voto non è niente al confronto a quello che succede ai protagonisti di questo libro, ragazzi come voi che, grazie a un misterioso benefattore, trascorrono una settimana in una villa-castello nel cuore di una valle sperduta dove piove sempre, i cellulari non prendono, non c’è internet e qualcuno ha pure tagliato i fili del telefono.

In compenso, ci sono pericolose creature delle tenebre licantropi, vampiri, fantasmi e mostri assortiti – che attaccano quando sentono l’odore degli errori di grammatica. Fra torri, fossati, un’inquietante biblioteca, corridoi bui, misteriosi rumori notturni, inspiegabili apparizioni e naturalmente un passaggio segreto, l’orrore incombe sugli errori. Con l’aiuto del professor Mangiafuoco, i ragazzi dovranno salvare la pelle districandosi fra i trabocchetti di verbi transitivi, intransitivi, attivi e passivi, di soggetti, predicati e complementi, di pronomi relativi e congiuntivi a rischio, di punti, virgole e perfino punti e virgola, per scoprire poi le regole della fabbrica delle parole e i segreti del vocabolario. Fino al colpo di scena finale.

LA PAROLA AL PICCOLO LETTORE!

Erik e il libro di cui vi parla

Ciao a tutti!
Oggi vi voglio consigliare la lettura di questo libro: LA GRAMMATICA TI SALVERA’ LA VITA di Massimo Birattari, 157 pagine.

Ho conosciuto questo libro grazie alla mia prof. di Lettere delle medie.
Parla di una classe delle scuole medie che ha l’opportunità di trascorrere una settimana in una villa-castello situata in una valle sperduta, disconnessi completamente dalla tecnologia se non quando dovranno affrontare prove di dura grammatica. Questi ragazzi non dovranno cadere nei trabocchetti della grammatica e dovranno cercare di sopravvivere alle creature mostruose che si nutrono di errori grammaticali.

Io vedo già le vostre facce! Ma dai! Un libro che parla di grammatica!! Ma che noia!! Ne abbiamo già abbastanza a scuola! 
Calma, calma.. Potreste anche aver ragione, il titolo potrebbe essere non troppo accattivamente per i ragazzi, ma vi assicuro che la storia merita davvero di essere letta. È piena di avventure paurose, leggermente horror, che incutono un pò di timore su come si possa svolgere il continuo.

Il libro inoltre permette di confrontarsi con i ragazzi nel castello, dando la possibilità al lettore stesso di cimentarsi con i trabocchetti proposti da Amleto.


Io qualche volta ho rischiato di essere azzannato da un licantropo! Che paura!!
Magari si potesse davvero vivere un’esperienza del genere! 

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE…

In Segnalazioni

NUOVA USCITA PAV EDIZIONI – Vite in prestito di Grazia Catellani

Osservai per l’ultima volta quella porta serrata in lontananza, sperando fosse quella la fessura che mi avrebbe condotta alla libertà.

Vite in prestito – Grazia Catellani

Prima di presentarvi il libro, vorrei spendere due parole in merito a questa pubblicazione che ho tanto a cuore. Come sapete, leggere libri di autori emergenti è sempre stato qualcosa di importante per me. Ma c’è una cosa che non sapete e che non ho vi ho mai detto: se ho iniziato a leggere, a scrivere, a pubblicare recensioni è in gran parte grazie alla mia amica del cuore. Premetto che odio chiamarla “amica del cuore” perché per me lei è molto di più, ma per semplificarvi le cose ve la presenterò così.

La prima uscita che abbiamo fatto insieme completamente sole è stata a un mercatino dell’usato proprio. Che strano, direte voi… ebbene, entrambe sapevamo che quello che ci accumunava di più erano i libri e quale migliore occasione per prenderne qualcuno a basso prezzo? Chiacchiera dopo chiacchiera, confidenza dopo confidenza, la mia idea di parlare di libri si è fatta strada tra le nostre giornate. Ed eccomi qua: Passione Libri che presenta il suo primo romanzo.

La nostra amicizia è cresciuta sempre di più, fino a trasformarsi in qualcosa cui non riesco a fare a meno. Seppur il mio carattere mi spinga ad allontanarmi da chi mi vuole bene per paura di ferirlo, stare lontana da lei per me è impossibile. Ecco perché le nostra incomprensioni non sono mai sfociate in un taglio netto: lei è l’unica persona tra tutte che è rimasta.

Scrivere questo articolo è qualcosa che mi riempie il cuore e che mi spinge a continuare a lavorare al mio blog. Ci sono state volte in cui ho desiderato mollare tutto, in cui non mi sono sentita in grado, in cui tutto mi sembrava inutile. Ma in quei momenti ho sempre avuto accanto la mia luce, che mi indirizzava, che mi “spingeva delicatamente verso” la strada giusto. Che mi accompagnava, che mi sorreggeva, che mi costringeva a non mollare mai.

Per questo voglio dirti grazie. Per questo voglio pubblicamente dirti che tutto quello che faccio è anche, e sopratutto, grazie a te.

VITE IN PRESTITO

Vite in prestito – Grazia Catellani

AUTRICE: Grazia Catellani
CASA EDITRICE: Pav Edizioni
NUMERO PAGINE: 121
COLLANA: Storie di vita
GENERE: Narrativa LGBTQ
ACQUISTA IL LIBRO

TRAMA

Cosa accadrà quando due ragazze, tra le mura di un istituto celato tra le colline emiliane, timidamente si incontreranno?
Sarà loro possibile costruire un sentimento fatto di silenziosi sguardi scambiati fugacemente tra gli scaffali di una vecchia biblioteca, oppure la cruda realtà della quotidianità imposta negherà loro anche quest’ultima libertà?

BIOGRAFIA AUTRICE

L’autrice Grazia Catellani

Catellani Grazia nasce a Parma nel 1992. Attualmente vive nei territori della Val d’Enza, più precisamente a Montecchio Emilia. Si è laureata in Scienze dell’Educazione e, successivamente, in Scienze Pedagogiche presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Attualmente è laureanda in Media Education per le discipline letterarie e l’editoria nel medesimo Ateneo. Appassionata di scrittura e fotografia, ha lavorato per anni in ambito educativo in contesti di disabilità e disagio psico-sociale. Attualmente lavora come Pedagogista a Montecchio Emilia.

Come ultima cosa vorrei presentarvi un piccolo estratto del libro, una parte che personalmente mi fa ancora emozionare tanto. E’ il pezzo in assoluto più bello di tutti ed è proprio quello con cui vorrei concludere questa segnalazione nella speranza di convincere tutti voi a leggere questo bellissimo romanzo.

ESTRATTO

La vidi lì per la prima volta, all’angolo tra il corridoio dodici e lo scaffale quaranta, sezione filosofia, intenta a rovistare tra quelle stanche pagine alla ricerca di non so che. Non l’avevo mai vista prima di allora nemmeno tra gli affollati corridoi dell’istituto. Rimasi quasi abbagliata dalla sua presenza. […]

L’indomani, passato l’orario del refettorio, mi affrettai a raggiungere la biblioteca. Spesi quasi quattro ore del mio tempo a girovagare da uno scaffale all’altro tenendo sottocchio l’angolo tra il corridoio dodici e il tredici, all’incrocio con lo scaffale quaranta. Ed eccola nuovamente dinnanzi alla mia vista, quando ormai la sconsolatezza stava prendendo il sopravvento. Ma non ebbi il coraggio.

Grazia Catellani – Vite in prestito.

0 In Recensioni

Recensione – Volevo solo sfiorare il cielo di Silvia Ciompi

Amare significa esporsi ed essere vulnerabili, e io ti capisco meglio di chiunque altro, dopo la morte di mia madre e di mio nonno. Io non volevo innamorarmi di te esattamente per questo. Ma la solitudine è una sofferenza ancora più nera, credimi, e preferisco centomila volte il rischio di soffrire, piuttosto che non sentire niente ed essere morta già a diciott’anni.

Volevo solo sfiorare il cielo – Silvia Ciompi

Ringrazio sentitamente la casa editrice Sperling & Kupfer per avermi inviato una copia cartacea del nuovo romanzo di Silvia Ciompi per recensirlo. Sono stata così felice quando l’ho ricevuto da buttarmi subito nella lettura… ed eccomi qua oggi, a parlarvene. Ne sento terribilmente il bisogno, questo libro ha scosso qualcosa in me.

Trama

Volevo solo sfiorare il cielo di Silvia Ciompi

Dopo la morte della madre Emma, Clelia ha smesso di vivere. Nasconde le cicatrici sotto il trucco pesante e le magliette scure troppo lunghe, con il silenzio unico compagno delle sue giornate, da cui la musica, tanto amata da Emma, è bandita. Il giorno del suo compleanno, quando la nonna le consegna la chiave di uno scantinato che le aveva comprato la madre per allestire una web radio, Clelia all’inizio non ne vuole sapere, poi la curiosità di scoprire il suo ultimo piano ha la meglio. Ed è proprio fuori dallo scantinato, sotto il sole cocente di giugno, che conosce Lorenzo, appena arrivato all’Isola d’Elba da Roma, con i suoi ricci ribelli, la faccia da schiaffi e un sorriso arrogante. Tra i due prima è guerra aperta, poi tregua armata, infine pace che assomiglia tanto all’amore.

E all’improvviso, mentre l’estate infuria e l’afa diventa sempre più opprimente, Clelia non si nasconde più e la musica torna a fare da colonna sonora ai suoi giorni. Ma la ragazza non sa che Lorenzo è in fuga da tutto, soprattutto da se stesso, e si porta dentro un terribile dolore. Una volta che i segreti di entrambi verranno svelati, la loro storia sopravvivrà ai contraccolpi della vita? 

Recensione

Quando un libro di smuove qualcosa dentro…

…allora è quello giusto. “Volevo solo sfiorare il cielo” è arrivato come un fulmine a ciel sereno, in un periodo abbastanza buio in cui qualsiasi lettura non mi soddisfaceva abbastanza. Iniziavo a leggere qualcosa e tac che cadevo nel blocco del lettore. Poi il postino ha suonato il campanello. “Non aspetto niente” pensavo tra me e me mentre scendevo le scale del mio condominio. Mi fermo davanti alla porta, la apro, prendo il pacco e torno in casa. Apro la busta e tutta la tempesta dei giorni precedenti sparisce. Mi trovo tra le mani il libro che credevo non mi sarebbe arrivato a causa della mancata disponibilità delle copie e per me è come un regalo fatto dall’amica più stretta. Energica e super emozionata, inizio a leggere. Ero realmente inconsapevole che quel libro avrebbe smosso in me emozioni troppo forti da gestire.

La storia, i personaggi, l’ambientazione

Leggendo la trama di questo romanzo non avrei mai creduto di trovare tra le parole scritte così tante emozioni. Il libro parla di Clelia e Lorenzo, entrambi feriti e ingannati dalla vita che, invece di dar loro gioia e spensieratezza, si è presa ogni briciola di felicità condannandoli a un’esistenza dura. Clelia ha perso la mamma in un incidente di cui si sente colpevole mentre Lorenzo è frustrato da una situazione asfissiante che lo rende schiavo dei ricordi felici e del futuro che pensa di non poter più scegliere. Entrambi sono legati a una vita troppo cupa. Clelia ha smesso di vivere dopo la morte della mamma e Lorenzo ha intenzione di fare lo stesso.

Un giorno però il destino li porta entrambi davanti all’entrata di un’edificio che sembra essere di Lorenzo ma che legalmente appartiene a Clelia. Così si incontrano e come solitamente avviene tra due persone simili ma apparentemente diverse, iniziano a prendersi a parole. E saranno proprio quelle parole ad avvicinarli sempre di più alla felicità. Inizia così il loro cammino insieme.

Il libro è ambientato all’Isola d’Elba, dove Lorenzo si rifugia, lontano da tutti. Lo zio, Roberto, anche se non sembra d’accordo con lui, lo accoglie nel suo appartamento e gli permette di passare un’estate spensierata. Clelia, invece, sull’Isola ci è nata una volta e rinascerà una seconda volta ancora, grazie a sua nonna Bruna, al suo amico Ahmed e a Lorenzo. Grazie alla felicità di cui pian piano cerca di riappropriarsi.

I personaggi sono pochi e tutti ben sviluppati. Le descrizioni, seppur a volte abbastanza lunghe, tengono il lettore incollato alle pagine perché sono scritte talmente bene da non essere mai pesanti. La semplicità di scrittura dell’autrice contrastata alla profondità dei temi che vengono trattati permettono a chi legge di immedesimarsi ancora meglio con i protagonisti. Clelia e Lorenzo in particolare, crescono tra e con le parole di un narratore onnisciente ma mai troppo invadente. Ho amato questi due ragazzi perché in ogni loro gesto c’ero anche io.

L’amore che va oltre il dolore

L’amore tra Clelia e Lorenzo va oltre il dolore e la paura. Il loro desiderio di amore, di felicità e di vita è più forte di tutte le condanne che hanno. Ecco perché si cercheranno sempre. Ecco perché mi sono ritrovata tanto in loro. La paura di non farcela, il passato che torna inesorabile e ti svuota, i ricordi che fanno un rumore incredibile. Ma la cosa che fa più male è la voglia di normalità che sai di non poter mai avere. Sono questi i temi delicati e tremendamente realistici che l’autrice affronta con parole genuine, spiazzanti, in grado di arrivare al cuore di chiunque.

Lo consiglio?

E’ un libro che certamente consiglio e che terrò per tempre tra i miei preferiti. É un libro forte, che affronta tematiche forti ma che è adatto a tutti. Un romanzo che va oltre le parole, che va oltre la trama, che rimane dentro e non se ne va più. Lo consiglio a tutti perché merita veramente di essere letto e amato.

VOTO: 5\5

Link utili

In Recensioni

Erik e il suo amore per la lettura: Vai all’inferno, Dante! – Luigi Garlando

Erik e il libro

Incontrare bambini che amano leggere è veramente difficile al giorno d’oggi. Un po’ perché la lettura è un passatempo che pian piano sta declassando, un po’ perché non tutti i bambini che amano leggere trovano qualcuno che condivida la loro stessa passione. Erik non compare oggi per la prima volta sul blog, ma è un po’ di tempo che io e lui abbiamo in atto una “collaborazione” importante. Sono davvero tanto felice che oggi sia proprio lui a parlarvi e lo fa proprio per condividere con qualcuno la sua stessa immensa passione per la lettura.

Il libro di cui il piccolo lettore vi parlerà è “Vai all’inferno, Dante!” di Luigi Garlando, un autore che oltretutto apprezzo molto. Anche io ho iniziato a leggere i libri di Garlando all’età di Eric ed è stato proprio uno di quelli a farmi avvicinare al mondo della lettura. Mi commuove vedere che lo stesso effetto l’ha avuto anche su altri bambini!

Trama

Copertina libro

A Firenze c’è una sontuosa villa cinquecentesca, la Gagliarda, residenza dei Guidobaldi e sede dell’impresa di famiglia. È lì che vive Vasco, quattordici anni, un bullo impenitente abituato a maltrattare professori, compagni e famigliari. A scuola Vasco fa pena, in compenso è imbattibile a Fortnite, progetta di diventare un gamer professionista e ha già migliaia di follower. Perché Vasco è così, sa di essere in credito con la vita e di avere diritto a tutto. Finché un giorno, a sorpresa, viene battuto da un avversario che si fa chiamare Dante e indossa il classico copricapo del Poeta. “Oh Guidobaldi, becca Montaperti! Or mi conoscerai, vil ghibellino. Ben ti convien tenere gli occhi aperti” chatta il misterioso giocatore. Ma chi è? E perché parla in versi? Appena può, Vasco torna in postazione e cerca la rivincita per umiliarlo come solo lui sa fare, senza sapere che la più esaltante e rivoluzionaria sfida della sua vita è appena cominciata.

Recensione di Erik

Incuriosito dal “DANTEDI‘”, ovvero il giorno in cui si celebra il 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri, il 25 marzo 2021, ho deciso di buttarmi in questo mare di pagine per leggere “Vai all’inferno, Dante!”.

Vasco è una “brutta persona”: è un bullo che prende in giro anche i professori e un ladro che ruba al centro commerciale. Abita in una mega villa in Toscana, “La Gagliarda”. Il nonno ed il padre di Vasco costruiscono delle tombe per le persone famose, diventando ricchi. Mentre Vasco sta giocando a Fortnite viene battuto da un certo “Dante”. Il giorno del suo compleanno, Vasco gioca a calcio con Federico Chiesa (il suo calciatore preferito), canta con Rabbia Pura (il suo cantante preferito), e batte Dante giocando in coppia con FatOne (uno dei progamer più famosi al mondo). Mentre sta rubando al centro commerciale viene scoperto ma il “certo Dante” che lo ha battuto su Fortnite, lo salva.

Ma chi è davvero?

Foto di 11333328 da Pixabay

Quello è il vero Dante di 700 anni fa, tornato sulla terra in missione per conto della mamma di Vasco, per farlo convertire e diventare buono. Vasco, che farebbe di tutto per sua madre, diventa buono: compie buone azioni e alza la media dei suoi voti scolastici. Va all’ospedale con una sua compagna di classe per far divertire i bambini; lì si fa un nuovo amico di nome Kamaur, del Senegal. Questo libro mi è piaciuto molto perché le buone azioni del protagonista mi commuovono e mi sono divertito molto leggendo i racconti delle partite a Fortnite. Mi sono rattristato e arrabbiato quando Vasco faceva il bullo.

Una passione grande

Devo essere sincera e non lo dico tanto per dire, la bellissima recensione di Erik mi ha convinta ad acquistare il libro. Anche a me piace tanto Dante Alighieri e quando Erik mi ha contattata per chiedermi di poter parlare del libro che aveva appena finito di leggere, non potevo dirgli di no. In merito vorrei spendere due parole: sono veramente tanto felice. Sono felice perché, anche se sembra stupido e insensato, uno spazio come questo è di vitale importanza per chi ha qualcosa da raccontare. Anche io, come lui, quando ero piccola avevo voglia e bisogno di esprimermi con qualcuno che condividesse con me i miei stessi desideri, ma solo crescendo ho potuto capire come fare. Erik parte avvantaggiato, perchè la sua grande passione l’ha guidato verso il posto giusto. Sono sicura, piccolo grande lettore, che farai tanta strada nella tua vita. Il tuo amore per i libri e per la cultura ti premieranno sempre.

In attesa che Erik torni a raccontarci e consigliarci qualche buon libro da leggere, vi lascio un suo disegno stupendo!

“Vai all’inferno, Dante!” – copertina disegnata da Erik

Link utili

In Recensioni

Recensione – La luna fredda di Jeffery Deaver

Amelia Sachs sapeva che le persone di cui non si capivano i moventi erano sempre quelle più pericolose.

Jeffery Deaver

Non potete capire quanto io sia felice di aver scoperto questo autore. Sono appassionata di thriller e amo scoprire nuovi autori, anche se faccio sempre un po’ di fatica a fidarmi. Molto spesso mi capita di aver paura di rimanere delusa dalle aspettative. In questo caso, seppur io sia partita con i piedi di piombo, ho finito per innamorarmi completamente. Ho intenzione di recuperare al più presto tutti i libri di Deaver!

Trama

Foto realizzata da me

In una gelida notte di dicembre, con una luna piena che si staglia nel cielo nero di New York e la paura diffusa tra la gente di un nuovo 11 settembre, un killer spietato colpisce due volte a poche ore di distanza. Sulle scene dei delitti lascia il suo “biglietto da visita”, un costoso orologio con le fasi lunari sul quadrante e un messaggio firmato “L’orologiaio”. Tutto lascia supporre che i due omicidi non siano destinati a rimanere gli unici. Il criminalista Lincoln Rhyme e i suoi collaboratori hanno a disposizione solo poche ore per fermare quel killer geniale e meticoloso ossessionato dal tempo, che pianifica i suoi delitti con precisione cronometrica. E Amelia Sachs fatica a conciliare la caccia all’Orologiaio con la sua prima indagine autonoma, il caso di un apparente suicidio che la porterà a scoprire inquietanti rivelazioni sul proprio passato che potrebbero minare alle basi il particolarissimo rapporto con Lincoln.

Fortunatamente compare sulla scena dell’inchiesta un’inattesa quanto provvidenziale alleata per Rhyme: l’agente speciale del Bureau of Investigation della California Kathryn Dance, esperta nella lettura del linguaggio non verbale negli interrogatori. Nonostante Rhyme si mostri scettico sull’attendibilità delle testimonianze e Kathryn nutra poca fiducia sulle prove fornite dai rilievi effettuati, la loro bizzarra collaborazione riesce a smontare quello che via via si configura come un meccanismo a scatole cinesi fatto di inganni e doppi giochi.

Recensione

Se mi chiedessero quanto tempo ci ho messo a leggerlo direi tre settimane, anche se non è proprio così. Diciamo che ho letto poco per volta questa storia sia per non perdermi nemmeno un pezzo, sia per impegni lavorativi. Nel momento in cui prendevo in mano il libro, però, mi eclissavo completamente per dedicarmi interamente al racconto del maestro del thriller. Ero scettica all’inizio, ma ho iniziato a sciogliermi dopo due o tre capitoli. É stato quasi amore a prima vista.

La narrazione

Di thriller ne ho letti tanti, ma pochi scritti in maniera così impeccabile. La narrazione segue due linee: quella del killer, Gerald Duncan, e quella degli ispettori Rhyme e Sachs e quindi delle varie indagini. La precisione con cui l’autore racconta ogni singolo dettaglio senza appesantire la lettura direi che è la caratteristica più importante. Il killer, Duncan, è un uomo scrupoloso, preciso, quasi maniacale e lo stile di scrittura di Deaver gli assomiglia tanto. Non ho letto altri libri dell’autore quindi non ho parametri di paragone, ma ho avuto come l’impressione che il narratore si trasformasse in base agli eventi. Quando raccontava delle indagini assumeva un tono serio e professionale, mentre cambiava radicalmente registro quando narrava di Gerald e Vincent. Questo tipo di narrazione è interessante e di certo rende il lettore partecipe ad ogni singolo attimo della storia, facendogli vedere sia la parte “buona” che quella “cattiva”.

Il killer e i suoi piani

Gerald Duncan, anche soprannominato l’Orologiaio, essendo appassionato di orologi, non rivela la sua identità all’aiutante Vincent perché ritiene che non sia necessario al fine del compimento dei piani. Gerald infatti compie i suoi delitti in autonomia ma lascia le donne a Vincent, in modo che lui possa placare la sua fame. Quello che Vincent non sa è il vero motivo per cui non può partecipare agli omicidi e questo non lo sa nemmeno il lettore. Il lettore è infatti guidato nella storia da un narratore onnisciente ma che non rivela tutto subito. Nella parte che riguarda l’assassino, infatti, il lettore sa tutto solo in apparenza; scoprirà solo alla fine del libro il vero movente. Gerald assomiglia tanto ad altri serial killer: Jurek Walter o il Distruttore sono quelli con cui ha più analogie.

Le indagini

Lincoln Rhyme, aiutato da Kathryn Dance e Amelia Sachs, che nel frattempo prosegue la sua prima indagine, cercherà di dare giustizia alle vittime di Duncan. Il loro assassino però è molto più furbo di quello che pensano e riusciranno a giungere alla verità solo dopo vari tentativi. Proprio quei tentativi che servono a Gerald per guadagnare tempo. Per anticipare le mosse. Anche in questo ho trovato tante analogie con i miei autori preferiti, in particolare con Lars Kepler e il loro Joona Linna: tenace, combattivo e soprattutto astuto. Come Joona, infatti, Rhyme porta avanti le sue idee con carattere e tanta determinazione. Sarà sicuramente anche per questo che ho amato il libro!

Cosa ne penso?

Penso che non mi fermerò qua, anzi! Ho scoperto Deaver dopo tanto tempo e tanto scetticismo e di certo non lo accantonerò subito. Ho intenzione di leggere tutti i suoi libri e di collezionare emozioni come faccio con tutti gli autori che apprezzo. Con Lars Kepler ho iniziato così… sarà Deaver il prossimo?
Consiglio il libro a tutti coloro che sono appassionati di thriller e che vogliono leggere qualcosa di bello, di appassionante e ricco di suspence. “La luna fredda” è di certo il libro che fa per voi!

Voto: 5\5

Link utili

In Recensioni

Libro di poesie – Come un baco da seta di Davide Angelo Salvatore

Un sapore di vita che sbava

gioie eretiche

della metrica universale.

Un sapore di vita – Davide Angelo Salvatore

Di libri di poesie ne leggo davvero pochi, anche se li apprezzo tanto. Sarà che preferisco le storie lunghe, piene di eventi, di emozioni e sensazioni. Sarà che semplicemente non siamo più abituati alla pazienza che serve per leggere una poesia. Quando mi capita però di leggere raccolte di questo tipo, provo sempre una grande gioia a parlarne perché sono fermamente convinta che la poesia sia essenziale. Non mi sento in grado di scrivere una vera e propria recensione su un libro di questo tipo perché ne so troppo poco per poter dare un parere oggettivo. Cercherò piuttosto di parlarvi delle mie sensazioni e delle poesie che più mi hanno colpita!

Trama

Foto di @passionelibri_

“Come un baco da seta” è una conversazione intima con l’esistenza, una confidenza fatta al sogno e al dolore. Nelle poesie di questa raccolta ci si addentra nella condizione di un’attesa onirica, nella quale la sofferenza non rappresenta altro che uno stadio del cambiamento. Il poeta, attraverso la forza evocativa dei suoi versi, ci regala immagini vivide di sogni e illusioni, dei mali dell’anima e della bellezza della natura, soppesando e incastonando con cura ogni parola affinché la poesia possa superare i limiti della carta e diventare legame.

Cosa ne penso?

Come vi ho già anticipato, non mi sento nella posizione di poter scrivere una vera e propria recensione, trovando pregi e difetti a una libro come questo. Le poesie trasmettono emozioni, evocano ricordi e sensazioni particolari, quindi ogni la reazione alle parole varia a seconda della persona che legge. A me le poesie piacciono tanto: mi hanno sempre trasmesso tranquillità e serenità e, lo ammetto, mi hanno sempre fatta pensare. Alle cose belle, alle cose brutte, poco importa: mi conducevano attraverso la loro musicalità e mi portavano via, lontano dal presente.

Le poesie di Davide sono così belle e intense che le ho lette senza fatica in davvero poco tempo. Mi hanno catturata completamente, rievocando in me emozioni ormai lontane. La consapevolezza di questo passato remoto mi ha impressionata molto, in realtà. Mi ha costretta a ragionare e devo dire che dopo aver chiuso il libro mi sentivo meglio, più leggera, più viva.

Di cosa parlano le sue poesie?

Foto di Bogdan Ch da Pixabay

Le sue poesie parlano di dolore, di rinascita, di consapevolezza, di amore. Forse è proprio per questa crescita emotiva che mi è piaciuta così tanto questa raccolta. Come sempre mi sono sentita più vicina a quelle che mi trasmettevano emozioni forti come l’amore o il dolore. Le parole hanno un grande potere e Davide sa usarle molto bene. Con la sua semplicità riesce a mettere insieme versi davvero magici, musicali, realistici e tanto profondi. Questo libro mi è servito per capire che da un semplice bruco con il tempo sboccerà una farfalla. E sarà proprio quella farfalla a portare nel mondo aria di leggerezza.

Vi consiglio con tutto il mio cuore la lettura di questa raccolta. Come ho già detto, le poesie sono essenziali per l’anima e quelle di Davide sono di sicuro un’ottima scelta (sia che voi siate o meno lettori e amanti di poesie). Sono talmente semplici ma altrettanto profonde da prendervi e trasportarvi con la leggerezza di una farfalla appena sbocciata.

Voto: 5\5

Mi piacerebbe lasciarvi da leggere una piccola poesia, quella che mi è piaciuta di più.

VETRO

In quel momento
il sole si fece cupo,
il cielo divenne
un immenso specchio.

Furono lacrime
versate addosso,
sangue che
macchiò la terra.

Poi la luce del sole
si trasformò in vetro.
La musica risuonò
tutto intorno.

Cicalare assillante
del lamento.
Gli occhi si spensero
brillando in una lacrima.

Link utili